Il policotone è definito un "moderno tessuto combinato" che contiene fibre di cotone (un elemento naturale, che non provoca allergie o irritazioni alla pelle, leggero, morbido e traspirante) e di poliestere (un elemento sintetico, meno soggetto a consumo e strappi, in grado di durare più a lungo e presentare colori più brillanti).
La combinazione di queste fibre crea un prodotto che attenua gli elementi negativi del cotone (scarsa resistenza all'usura e durata)

e favorisce le proprietà positive del poliestere (maggiore elasticità, senza perdere di rigidità e resistenza, anche se bagnata).
Sebbene il policotone sia più costoso del poliestere, normalmente è più economico del puro cotone.
Il rapporto tra cotone e poliestere può variare in funzione delle caratteristiche desiderate, ma nei prodotti più comuni le miscele di policotone più diffuse usano li seguenti rapporti percentuali:

65%/35%, 50%/50%, 35%/65% e 15%/85%, secondo il campo di impiego.
Il poliestere contenuto richiede però, per i lavaggi, di temperature non troppo alte (solitamente fino a 40° C), perché a lungo andare potrebbe rovinarsi.

I tessuti in policotone sono facili da stirare e fanno minori pieghe di quelli in solo cotone.
Il policotone può essere impiegato in numerosi settori, come capi d'abbigliamento, indumenti da lavoro, calzature, ecc., anche se trova un prevalente impiego nell'ambito tecnico e sportivo.
Il ciclo di vita di un prodotto in policotone è più eco-sostenibile rispetto al ciclo di vita dei prodotti in solo cotone.
Secondo un importante studio europeo, infatti, per pulire ed asciugare tessuti in policotone, le lavanderie consumano meno energia rispetto a tessuti in solo cotone.
La combinazione di cotone e poliestere rende i tessuti più confortevoli e meno soggetti all'accumulo di cariche statiche.